Ero convinta che le Banche del tempo, pur nella loro semplicità, fossero molto di più di un gioco, avessero in serbo qualcosa di prezioso. E così è stato. Mariella Gramaglia
Volete conoscere come funziona una banca del tempo? Appuntamento sabato 6 OTTOBRE, dalle 16,30 alle 19,30, nella sede di via Comisso 23, all’Eur, quartier generale di questi luoghi di solidarietà e libero scambio tra cittadini romani ma anche cuore pulsante della Associazione nazionale delle banche del tempo italiane che di recente ha festeggiato l’anniversario celebrativo del suo decennale in Campidoglio. A fare gli onori di casa Marialuisa Petrucci, presidente onoraria dell’associazione e “pasionaria” del coordinamento delle banche del tempo romane, che si batte per traghettare queste “roccaforti” civiche – nate nella capitale nel 1996 grazie ad un bando della giunta Rutelli – in una nuova “stagione 2.0”, coinvolgendo nuove energie, reti di cittadini e tessendo il dialogo con le istituzioni che, negli anni, hanno rinunciato a sostenere questo strumento sociale di sostegno praticamente a “costo zero” (malgrado sia espressamente riconosciuto nella legge 53 di sostegno alla genitorialità). Il programma si aprirà con un concerto del laboratorio di pianoforte, diretto da Maria Rosaria Vito, che vedrà esibirsi – tra i diversi allievi – anche la stessa Petrucci (“grazie alla banca del tempo oltre 20 anni fa ho imparato a suonare il pianoforte” ricorda). Seguirà un incontro di presentazione delle numerose attività offerte ai “correntisti” (la sede di via Comisso è attiva da ben 20 anni) nella economia dello “scambio” di un’ora del proprio tempo, declinata e soprattutto re-inventata nella forma di saperi, servizi, iniziative. Vivo “antidoto” contro l’individualismo e spazio in cui produrre cultura attraverso l’autopromozione. Concluderà l’incontro un aperitivo con balli caraibici.